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mercoledì, settembre 28, 2005

dEUS - "Pocket Revolution"



2005 – (V2)
Cinque anni sono passati. Cinque anni dall’ultimo lavoro dei Belgi in questione. La domanda che mi sono fatto quando ho saputo dell’uscita di questo disco è stata “ne sarà valsa la pena?”, poi sono d’immediato andato a leggere qualche recensione, tanto per farmi un’idea… Risultato: una media di tre stellette su cinque. In pratica, sembrava non ne fosse valsa la pena, almeno non per un gruppo come i dEUS, che in dieci anni di carriera e quattro dischi ci hanno abituati a capolavori come “Worst Case Scenario” e “The Ideal Crash”. Ciononostante ero emozionato quando ho iniziato ad ascoltare questo Pocket Revolution”. E dopo la prima canzone ho capito che fondamentalmente i recensori erano stati ingiusti. Il disco si apre con Bad Timing, l’apertura assomiglia maledettamente a quella di Suggestionabili di Paolo Benvegnù, anche se dubito che il sig. Barman abbia mai ascoltato il nostro cantautore. La canzone è un meraviglioso crescendo, dove gli strumenti si aggiungono a strati, come una torta sacher ricoperta di cioccolato fondente al 90%, tanto è amara la melodia di fondo…
Ma calma, teniamo a freno i sentimenti: Pocket Revolution è un disco di belle canzoni, su cui spiccano alcune perle come la già citata Bad Timing, Sun Ra, un altro meraviglioso esemplare di crescendo come se ne fanno pochi, e la sublime Nothing Really Ends, una bossanova finemente prodotta, arricchita da un accompagnamento di voci femminili da brivido. Un disco di belle canzoni, dicevamo. Quello che può deludere è che sono belle canzoni che non aggiungono nulla di nuovo. In sostanza, Pocket Revolution è un The Ideal Crash parte II, l’evoluzione è latente, e nei punti dove si fa evidente risulta forse un po’ banale, come nel caso di What We Talk About, in sostanza un pezzo disco con tanto di voce grossa alla Barry White. E con questo sembrerei dare ragione alle recensioni che prima esecravo. Ma, c’è un ma… Nonostante tutto quello che si possa dire di male di questo disco, io sfido chiunque a rimanere impassibile di fronte a queste due dozzine di canzoni. Che sia un proseguimento di the Ideal Crash o no, che i dEUS abbiano perso un po’ di vena jazz e acquistato molta vena pop (che non fa male di certo..), Pocket Revolution è un BEL disco. E affanculo le recensioni.

Nicola

Tracklist:
01. Bad Timing
02. 7 Days, 7 Weeks
03. Start Stop Nature
04. If You Don’t Get What You Want
05. What We Talk About
06. Include Me Out
07. Pocket Revolution
08. Night Shopping
09. Cold Sun of Circumstance
10. The Real Sugar
11. Sun Ra
12. Nothing Really Ends

Formazione attuale:
Tom Barman: chitarra, voce
Klaas Janzoons: violino, tastiere, percussioni
Stéphane Misseghers: batteria, percussioni, cori
Mauro Pawlowski: chitarra, cori
Alan Gevaert: basso