We're the indiependent rock-music scene!!!

lunedì, gennaio 23, 2006

Portishead - "Dummy"


1994 – Go! Discs London
Questo è uno dei dischi di una vita, di quelli che ogni volta che li metto su non posso non smettere di fare quello che sto facendo, e rimanere ad ascoltarlo. Fondamentalmente si tratta di trip-hop, fatto da quelli che il trip-hop l’hanno un po’ inventato. Basi jazz rallentate e volutamente low-fi, arrangiamenti rarefatti di rhodes, scratches, chitarra elettrica e samples. E al di sopra di tutto, la voce di Beth Gibbons, impressionante. Ci sono davvero canzoni per cui morire, come Roads, che tra l’altro sono anche eccezionalmente tristi. Almeno due le canzoni strafamose: Glory Box, di cui Tricky ha anche fatto un remix meraviglioso dal titolo Hell Is Around the Corner, e Sour Times. Inutile dire che non li dimostra, i suoi dodici anni. Questo disco ha fatto scuola per quanto riguarda l’elettronica, primi discepoli fra tutti i Massive Attack, che in più di qualche occasione citano abbondantemente i Portishead. Ultimo appunto personale: questo disco, e più in generale la musica tutta dei Portishead, sono, a mio modesto parere, la colonna sonora perfetta per fare sesso. Avete presente quelle scene da film, dove lui, di solito il tenebroso della storia, dopo un estenuante gioco di ammiccamenti, seduce lei, di solito la figa della storia, e si possiedono passionalmente per minuti interi sul pianerottolo di casa? Ecco, con questo gruppo siamo lì. Ora lo sapete, e se ascoltandoli provate l’irrefrenabile desiderio di iconcupire il vostro cane o qualunque altro essere vivente nei dintorni, non provate a darmi la colpa.
Nicola

Tracklist:
1. Mysterons
2. Sour Times
3. Strangers
4. It Could Be Sweet
5. Wandering Star
6. It's a Fire
7. Numb
8. Roads
9. Pedestal
10. Biscuit
11. Glory Box

Lineup:
Geoff Barrow - Beats, Samples, Scratches
Beth Gibbons - Vocals
Adrian Utley - Additional Guitar

martedì, gennaio 10, 2006

Converge - "You Fail Me"


Epitaph - 2004
Chi l'ha detto che il post-core non può essere splendidamente carico di significati?!...sicuramente chi ascola la musica con il culo e non con le orecchie! A riprova del fatto che fare musica molto distorta e veloce non vuol dire solo fare casino mi sorge spontaneo parlare di questo bellissimo disco dei Converge, non ché ultimo pubblicato. "Mi tradisci" è forse il modo migliore per intitolare un prodotto così pregno di dolore. Al di là della cattiveria che trasuda da ogni sua singola componente vi sono anche tanto dolore e solitudine. Una desolazione interiore davvero abissale, a partire dall'aria calda e tesa del pezzo d'apertura: "First Light". Solo chitarra distorta. Breve, ma che ci introduce in fondo alla china delle liriche di Jacob Bannon, che poco a poco arrivano sparate in faccia con una furia ricca di disperazione. Il modo in cui vengono cantate, purtroppo, non rende giustizia alla loro bellezza. Poesia...pare strano sentendo la musica nel suo complesso. I pezzi sono tirati. Sono un treno che ti corre dentro e spazza via tutto, trascinandolo in basso...sempre più giù. "In Her Shadow" è l'unico capitolo che spacca a metà la furia dell'album. Un pezzo dall'apertura acustica cantato in una maniera fuori dal normale che si evolve in forme spettrali e fumose fino ad esplodere nel finale. Arte. A differenza di quanto si possa pensare al primo ascolto, questo disco racchiude in sé molto più di quanto si possa immaginare.

Christian

Tracklist:
01. First Light
02. Last Light
03. Black Cloud
04. Drop Out
05. Hope Street
06. Heartless
07. You Fail Me
08. In Her Shadow
09. Eagles Become Vultures
10. Death King
11. In Her Blood
12. Hanging Moon

Lineup:
Jacob Bannon - voce
Kurt Ballou - chitarra
Nate Newton - basso
Ben Koller - batteria